Nella lacerata Europa del secolo XVI Giordano Bruno osò pensare l’idea cosmologica e il principio etico che fondano la modernità politica ossia la forma democratica dell’ordine civile. Ogni individuo umano, in quanto centro, punto di vista, tra infiniti altri centri, punti di vista, si trova impegnato dalla situazione, privata e pubblica, a comunicare con gli altri, responsabile verso la comune umanità. Dunque nessun capo è assoluto. L’ordine umano è anarchico. Esso vive, solo dove tutte le diversità sono ugualmente rispettate. Per la dura esperienza di questa modernità noi ora sappiamo che la democrazia o è liberale o non è. L’ordine è civile, quando è garantito dall’impersonalità di leggi non solo decise con procedure democratiche ma conformi al riconoscimento costituzionale di diritti umani universali. Le ragioni della lotta politica che squassa al fondo il mondo attuale sono, fattesi adulte nella drammaticità della storia, quelle pensate da Bruno.